Ansia, Stress, Preoccupazioni: 3 modi per gestirli. “Per conoscere qualcosa in più”

1) Detensionamento Globale
La fisiologia dell’ansia (in quanto risposta al pericolo) porta all’attivazione e alla chiusura del nostro corpo: come tutti i mammiferi abbiamo una serie di riflessi che ci portano a proteggere la giugulare, quindi serriamo il collo, ma anche i visceri e i genitali, irrigidiamo gli addominali, ruotiamo spalle e bacino. Inoltre la respirazione di uno stato ansioso prolungato ci porta ad accorciare il diaframma, cosa che peggiora le respirazione e aumenta le curve delle lordosi cervicale e lombare (ecco spiegato perché sotto stress poi abbiamo male al collo e alla schiena).
La tecnica di Detensionamento Globale mira a rimettere in fisiologia questi cambiamenti, portando un maggior benessere istantaneo e, soprattutto, a evitare il circolo vizioso che questi sintomi hanno sui pensieri ansiosi.
I benefici di questa tecnica sono stati verificati in modo empirico, chiedendo a chi la sperimentava che effetti aveva, e in modo scientifico tramite la registrazione del battito cardiaco, EEG, conduttanza cutanea e cortisolo salivare. Entrambi i riscontri sono stati altamente significativi.

La tecnica prevede di :
– sdraiarsi sul letto (o meglio a terra su un tappeto) a pancia in su,
– aprire le braccia perpendicolari al corpo con i palmi rivolti
verso l’alto e
– allargare le gambe di circa 30 gradi (assumendo una postura
simile all’uomo di Leonardo da Vinci).
– Stendere bene il collo e la parte bassa della schiena, riducendo
al minimo la curvatura e avvicinandosi il più possibile al
terreno.
– Mantenere la posizione per almeno 5 minuti.

2) Posture Sicure
Da una ricerca di Harvard è emerso:
se si chiede a delle persone timide o in ansia di assumere posture tipiche delle persone sicure, qualcosa cambia.
Alcune posture, come ad esempio camminare con ampi movimenti del corpo lentamente e mantenere un buon tono muscolare non contratto durante situazioni stressanti, rendono efficace il passaggio dalla postura “positiva” alla sicurezza, tanto più quando si apprende a farlo con naturalezza.

3) Differimento
Quest’ultima tecnica è rivolta in particolare a chi sotto stress fa qualcosa di cui poi si pente.
Ad esempio:
– chi quando è triste chiama l’ “ex”anche se sa che sta facendo la
cosa sbagliata,
– chi preso dalla collera scrive una mail di fuoco al “collega” e
capisce di aver sbagliato dopo aver premuto il tasto invio.
La tecnica del Differimento mira a far fare quello che stiamo per fare ma… 5 minuti dopo.
Quindi ad esempio quando si sta per inviare quell’ sms o quella email la proposta è soffermarsi per poter far spazio alla riflessione …
“ok, ora lo scrivo, così mi sfogo, da quando ho finito aspetto cinque minuti, poi lo rileggo e decido se mandarlo”.
In questo modo posso sfogare subito l’emozione negativa, ma i cinque minuti di pausa (in cui è fondamentale spostare l’attenzione altrove ) e la rilettura permettono di raffreddare l’emozione e di capire che senso ha quello che stiamo per fare.

 

Ansia, Stress e Preoccupazioni “croniche” oppure “traumatiche” possono essere contenute.

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